mercoledì 7 maggio 2014

Ho abilmente "fregato" questa immagine alla mia amica di FB Alessandra Magagnato (colpa sua che pubblica troppi bei figoni irresistibili) perché ci sta proprio bene con ciò voglio scrivere in questo post. Ovvero, ci azzecca per metà, ma chi sono io per non vedere il bicchiere mezzo pieno?

Dicevo, voglio parlare brevemente degli affascinanti, mascalzoni, insolenti, irresistibili personaggi maschili creati dalla mitica SEP - Susan Elizabeth Phillips che io praticamente adoro. Ma anche dei personaggi femminili, per carità, ma insomma... ci siamo capite per dove ci pende il naso!
Non devo divagare guardando continuamente la foto, uffi, ci vuole concentrazione.

Dicevo, ho appena finito di leggere "Lady Cupido" che, manco a dirlo, è subito schizzato in cima ai miei libri preferiti letti di recente. E arrivando in fondo a questa ultima fatica della SEP mi veniva in mente una situazione molto ricorrente nei suoi romanzi: i personaggi maschili partono fin dalle prime pagine arroganti e bastardi quanto mai, nonché fascinosi nella stessa identica misura. Nel corso del romanzo diventano, se possibile, ancora peggiori e meschini, raschiano proprio il fondo del barile, fin quando non prendono una bella mazzata morale coi contro fiocchi che li trasforma in agnellini docili e virtuosi. Di contro, i personaggi femminili partono sfigatissimi, una parco donne pronte per appuntamenti importanti sulle quali incombono le sfortune più terribili che neanche la famiglia Addams. Il caffè che si rovescia loro sul vestito, la gomma da masticare sotto la scarpa, il colpo di vento che fa imbizzarrire la capigliatura rendendola impresentabile, il barbone ubriaco addormentato sotto la macchina quando hanno urgenza di mettere in moto per andare all'appuntamento più importante della loro vita e similari. 
Ma alla fine del romanzo, queste donne ultra sfortunate diventano un baluardo di sicurezza inespugnabile, le regine dell'autostima, il riscatto morale di tutte noi. Ed ecco che prende corpo il desiderio nascosto, il bisogno di credere nel miracolo.
Brava SEP che ci fai sognare queste dinamiche impossibili, anche per questo, io ti adoro!

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